Un saggio per ripensare il ruolo di Venezia nello sviluppo dell'arte moderna, dal primato cinquecentesco al portato di lungo periodo. Dai monumenti di Pietro e Tullio Lombardo ai prodotti delle manifatture tessili, dai tratti di pennello di Cima da Conegliano alla rivoluzione visiva di Giovanni Bellini e Tiziano. Dalla produzione navale dell'Arsenale agli scritti di Ermolao Barbaro, fino agli aridi saggi sulla partita doppia, le discussioni politiche, le prime collezioni da museo, gli orti botanici: tutto è frutto di una medesima e ben orientata società, cosi che questi e molti altri elementi risultano collegati fra loro da fili a prima vista trasparenti. Produttori e artisti, politici ed eruditi, pensatori e condottieri respiravano la medesima aria, condividendo, e spesso combattendo, l'irripetibile atmosfera dell'epoca. Giovanni Villa prende in esame le loro opere e le analizza come sfaccettature di un "sistema" unico, negli anni compresi tra il 1475-1550: una vicenda culturale che ha inizio con l'arrivo a Venezia di Antonello da Messina e termina con il riconoscimento europeo di Tiziano Vecellio.
Autore:
villa
Editore:
einaudi - varia
ISBN:
9788806216627
Numero di tomi:
1
Numero di pagine:
347
Anno di pubblicazione: 2014