Con questo studio si Þ voluto ri-lavorare il concetto di croyance, muovendo dalla sua prima apparizione nel pensiero deleuziano, anche allo scopo di ricostruirne una genesi. Occorreva innanzitutto indagare nella tradizione vitalista in cui la filosofia di Gilles Deleuze Þ immersa, poichÚ quella del "vivente" rimane indubbiamente la questione essenziale, posta nel quesito "moderno" per eccellenza: come qualcosa di nuovo Þ possibile? Non bisognerebbe smettere mai, infatti, di immaginare la storia della filosofia e la storia del cinema come la scena di una battaglia di cui non si conosce anticipatamente l'esito. A partire dalla catastrofe del dopoguerra, il cinema avrebbe saputo registrare assieme a un fondamentale choc del pensiero, un'"esigenza di mondo" che prende il nome di croyance. PoichÚ una potenza del debole - toute puissance de l'impuissant - appartiene a quest'arte che sceglie di poter ricominciare ogni volta, rilanciando la potenza di una ripetizione differenziante. Pervadendoci di una qualitÓ di presenza, il cinema ci offre dunque la possibilitÓ di rimpiazzare il modello del sapere con un atto di fede radicale che smetta di rivolgersi a un mondo altro per rifondare, in questo, un immanentismo radicale. Nella croyance crediamo di toccare il fondo pi¨ evidentemente "patico" di tutto il pensiero deleuziano, forse addirittura il suo pi¨ proprio grido filosofico: il faut croire en ce monde. Sublime affezione capace di manifestarsi attraverso un esercizio trascendentale del solo, semplice fatto di essere uomini: credere all'impossibile, al di lÓ di ogni ragione.
Autore:
fantozzi patrizia
Editore:
mimesis
ISBN:
9788857565477
Numero di tomi:
1
Numero di pagine:
390
Anno di pubblicazione: 2023