Fin dal titolo (da Eliot) i versi di Antonio Prete indagano lo statuto di realtà al di là del tempo e del visibile. In ogni istante c'è una compresenza di passato, presente e futuro. Ma la compresenza è anche ulteriore e contempla non solo ciò che è esistito, esiste ed esisterà, ma anche ciò che non è esistito, non esiste e non esisterà: «Quel che non ebbe svolgimento è qui, con una veste scura, quel che accadde è spoglio d'ogni fulgore, soltanto il non vissuto ha una baldanza quasi fresca: "perché", sembra sussurri, "non camminammo insieme, almeno per un tratto?"». Quella di Prete è una sorta di fratellanza verso ciò che poteva essere ma non è stato, e forse non sarà mai. Non sappiamo che cosa appartiene «al vortice dell'essere e apparire, al fuoco di consunzione e rinascita». Non dobbiamo essere presuntuosi del nostro certificato di esistenza in vita. L'invisibile ci circonda. «Una bolla è il mondo gonfia di niente che fluttua piano nell'aria sotto un cielo di stelle spente». Ma queste meditazioni si inverano nelle descrizioni della natura. Come Prete scrive in un distico, «Il battito, qui, dei pensieri è prossimo al respiro degli ulivi».
Autore:
prete
Editore:
einaudi - varia
ISBN:
9788806236250
Numero di tomi:
1
Numero di pagine:
120
Anno di pubblicazione: 2019