Questo libro ripercorre la carriera dei generali del regime, analizzandone con rigore storico le mosse vincenti, le operazioni riuscite, ma anche gli errori tattici e le cocenti sconfitte. Personaggi come Rodolfo Graziani o Giovanni Messe, figli di una realtà rurale meridionale, sono stati l'espressione più alta di come la Prima guerra mondiale abbia mutato l'intero assetto gerarchico degli uomini in divisa, tanto da farli ascendere nei pochi lustri successivi, ai massimi gradi del Regio Esercito. Il fascismo, con la sua aggregazione trasversale, ha contribuito a un processo già avviato, e in parte lo ha fatto proprio. Ereditando l'esperienza della trincea e di una generazione borghese di scoraggiati e traditi, ha dato un nuovo impulso e un senso al significato di essere comandanti. Non è quindi un caso se il primo governo Mussolini nobilitò il generalissimo Armando Diaz nominandolo ministro della Guerra. Pietro Badoglio rappresentò un elemento di forte complicità con il regime e la nomina a capo di Stato Maggiore Generale, oltre al grado di maresciallo d'Italia, fu una delle ulteriori tappe operate da Mussolini per tenere sotto tutela le Forze Armate e allo stesso tempo impegnarsi nella costruzione del tanto auspicato Stato totalitario.
Autore:
cecini
Editore:
newton compton
ISBN:
9788854194878
Numero di tomi:
1
Numero di pagine:
538
Anno di pubblicazione: 2016