A poche persone accade di stare all'altezza della vita che è capitato loro di vivere. Gherardo Colombo e Sergio Cusani sono tra queste, francobollati nella storia italica di Tangentopoli, hanno avuto vite comuni precedenti e successive a quella vicenda. Sono comparsi nei lati opposti della barricata. Colombo giudice e Cusani imputato del processo più noto della recente storia italiana, quello di Manipulite. Protagonisti in avversi campi della storia, non sono rimasti prigionieri della ragnatela che in parte essi stessi hanno contribuito a costruire. Ne sono usciti con decoro e dignità tanto da assurgere, assieme, dalla stessa parte, a modelli etici. Con i loro gesti hanno trasceso la particolarità, tanto ingombrante tanto dolorosa. Abdicando al ruolo che il caso della vita aveva loro affidato sono divenuti di necessità esempi di valore generale. Il valore universale dei loro gesti è raccontato nella forma del dialogo filosofico in "Uccidere la colpa" dove Colombo e Cusani assurgono a personaggi, privi di responsabilità autoriali, specchio in cui ciascun esistente è in grado di vedersi, di trovarsi e di interrogarsi. Il dialogo, in particolare il dialogo platonico, è stata la forma storica più importante del discorso. Non c'è letteratura senza dialogo. I dialoghi platonici sono un modello insuperato del discorso e della pedagogia. In ogni fase di questo viaggio allegorico i temi affrontati sono un'antologia dell'etica individuale e collettiva in rapporto alla giustizia: colpa, premio, bene e male, vittima, aguzzino, condanna, pena, perdono, assoluzione, processo, carcere, galere interiori. Un piccolo utensile di etica e di pedagogia pubblica.
Autore:
tripodi pino
Editore:
-
ISBN:
9791280682819
Numero di tomi:
1
Numero di pagine:
240
Anno di pubblicazione: 2024