Un uomo in un giardino d'inverno: un fico spoglio, le oche del vicino, i sassi di un muro millenario, i cactus dagli strani nomi musicali con cui tesse da sempre un dialogo di sguardi, una nuvola grigio piombo che incombe come una minaccia, e il sorgere di una domanda: ½la fine della fine, cosa poteva essere?╗ ╚ dalla domanda sulla fine che ha inizio questo Addio, trentatrÚ brevi poesie - un costante ritmo di tre quartine chiuse da un solitario verso finale come un accordo sospeso - quasi a evocare i canti di un'umana commedia che costantemente si ripete, un cammino nelle selve oscure dell'esistenza verso un inevitabile distacco. I ricordi indelebili della guerra - soldati in ritirata, il padre in smoking sul lungomare, la madre accanto a quel futuro morto - si mescolano a creature spettrali che sembrano uscite da sogni malvagi e a persone reali amate e perdute: ½l'amico morto senza poter pi¨ parlare╗ e l'altro ½che sull'ultimo letto / tracciava con le mani un cerchio, / e voleva dire viaggio╗. Le immagini spaziano dai bassifondi dell'evoluzione alle immensitÓ del cosmo: ½Che rumore fa la Terra / nella casa dello spazio?╗ La poesia nasce dal silenzio, e al silenzio aspira tornare. Come nella Sinfonia degli addii di Haydn, i suoni uno a uno si spengono, gli orchestrali se ne vanno. ½Ho percorso la strada / pi¨ lunga, la strada senza un arrivo╗, scrive Nooteboom. Gli altri che camminavano con lui, amici, fratelli, amanti, sono scomparsi, se ne va l'airone solitario che seguiva la traccia ½di ghiaia, di sabbia e / conchiglie in frantumi╗ che Þ quanto resta della sua vita, il desiderio lo abbandona, non sente pi¨ il suono dei suoi passi: nella grandissima quiete di quel sovrumano silenzio gli Þ dolce il naufragare. Postfazione di Andrea Bajani.
Autore:
nooteboom cees
Editore:
iperborea
ISBN:
9788870916225
Numero di tomi:
1
Numero di pagine:
92
Anno di pubblicazione: 2020