Dopo la morte di Aristotele la sua opera zoologica sembra occupare un posto marginale nella tradizione filosofica greco-romana, mentre conosce straordinaria fortuna nell'ambito della cultura generale (per esempio nella letteratura paradossografica e in quella fisiognomica, o in Plinio il Vecchio). Sembra venir meno in ogni caso il progetto aristotelico di uno studio teorico e sistematico degli animali, che in apparenza rinasce solo nel XIII secolo con Alberto Magno. I saggi riuniti in questo volume dimostrano che la storia non è così semplice. E anzi possibile disegnare una linea di ricezione in cui momenti e spazi innegabili di discontinuità (che si spiega nel pensiero greco con il mutare dell'agenda filosofica, evidente per esempio in area neoplatonica) procedono paralleli a un filo di continuità (solidissimo certo nel mondo arabo, ma già tenuto ben teso a Roma da Galeno) che di ratto congiunge Aristotele, attraverso l'opera di traduzione di Michele Scoto, all'età di Alberto Magno.
Autore:
sassi m. m. (cur.); coda e. (cur.); feola g. (cur.)
Editore:
pisa university press
ISBN:
9788867418350
Numero di tomi:
1
Numero di pagine:
315
Anno di pubblicazione: 2018